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Parma : “Di me non ti scordar!”, Concerto in memoria di Alberto Michelotti

par Ivonne Begotti 20 janvier 2025
par Ivonne Begotti 20 janvier 2025
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Musica e memoria per un fuoriclasse del fischietto che per cinquant’anni è stato Don Carlo nel mitico « Club dei 27 »

Uno straordinario concerto s’è svolto venerdì 17 gennaio 2025 (ore 20) presso la Corale Verdi di Parma, intitolato “Di me non ti scordar!”, Concerto in memoria di Alberto Michelotti. La Sala “Romano Gandolfi” era gremita, gli applausi fragorosi, con alcune standing ovations. Se tutto questo dà l’idea di un’iniziativa di successo, non rende però minimamente l’incandescente atmosfera complessiva della serata. Di per sé la musica unisce la massima razionalità (la rigorosa misurabilità del ritmo) con il massimo di passione (l’espressione degli affetti e dei moti dell’anima umana): al concerto in memoria di Alberto Michelotti, si percepiva un rigore professionale estremo, unito ad una intensissima affettività, come se i ricordi evocati dal canto e dalle note rinsaldassero tra i presenti i sentimenti di amicizia, di stima e di umano apprezzamento per una persona ammirevole.

Alberto Michelotti è nato a Parma il 15 luglio 1930 ed è morto nella stessa città il 18 gennaio 2022, all’età di 91 anni. È stato calciatore (portiere) in gioventù, poi è diventato un arbitro di calcio, tra i più apprezzati negli anni settanta sia in Italia che all’estero (si è ritirato nel 1981). Onestà, rispetto, impegno nel dare il meglio di sé, invidia per nessuno: questi i principi di vita di un uomo determinato e tenace, che ha trovato in Giuseppe Verdi un amico ideale e che per ben cinquant’anni è stato Don Carlo nel mitico « Club dei 27 » (associazione dove ognuno dei 27 componenti porta il nome di un’opera di Verdi.

© Rob Mieremet / Anefo (Dutch National Archives)

Le figlie Sonia e Vania Michelotti erano presenti in sala ed hanno calorosamente ringraziato gli organizzatori: il « Club dei 27 », la Corale Verdi, « Parma lirica » e  « La famija pramzana ». La serata è stata condotta da Paolo Zoppi: Falstaff nel « Club dei 27 », fondatore dell’associazione locale « Amici della lirica » e direttore artistico di « Fuoco di gioia » (un evento che si svolge al Teatro Regio ogni anno, vede la partecipazione di grandissimi artisti ed «   unisce l’eccellenza dell’arte e l’eccellenza della solidarietà »). Alternando la narrazione di aneddoti alla presentazione dei cinque interpreti e dei corrispettivi brani, Zoppi ha saputo creare un’atmosfera cordiale e coinvolgente, talora anche scherzosa ed ironica. I cantanti hanno risposto generosamente, dando il massimo di sè.

Il primo ad esibirsi è stato il basso Michele Pertusi: una voce possente, governata con tecnica impeccabile, che ha da subito entusiasmato il pubblico. Oltretutto, egli è nato a Parma il 12 gennaio 1965 ed ha appena festeggiato 60 anni d’età e 41 di brillante carriera. Prima di debuttare come solista, aveva cantato sia con la Corale Verdi che con il Coro del Teatro Regio e, quindi, nella Sala « Romano Gandolfi » si è ritrovato tra i cari amici d’un tempo. Dopo di lui è apparsa in scena Anna Maria Chiuri : un mezzosoprano drammatico dalla presenza carismatica e dalla voce forte ed ampia. Altoatesina d’origine, si è diplomata al Conservatorio di Parma, poi si è perfezionata con il tenore Franco Corelli ed ha raggiunto negli anni una fama internazionale. Pochi giorni fa ha ricevuto il prestigioso Premio « Verdi d’Oro » durante il « Concerto di Sant’Ilario » organizzato dalla Corale Verdi presso la Cattedrale dell’Oltretorrente. Se entrambi, Pertusi e la Chiuri, da anni si esibiscono nei più prestigiosi teatri italiani ed internazionali, gli altri tre cantanti appartengono invece alle nuove promesse del canto lirico.

Clarissa Costanzo è un soprano tendente al lirico drammatico. La sua voce è corposa, soprattutto nel centro, ma abbastanza estesa per acuti e sovracuti. Nata nel 1991 a Caserta, si è diplomata al Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli e successivamente ha studiato con il soprano Renata Scotto. Già vincitrice di numerosi concorsi lirici italiani ed internazionali, nel 2016 è stata premiata al 54° concorso « Voci Verdiane » di Busseto (PR). Davide Piaggio è un tenore lirico-drammatico, giovane ma cha ha già debuttato in teatri francesi e tedeschi quale interprete di ruoli pucciniani e verdiani. Jorge Martinez è un altrettanto giovane baritono d’origine cubana, in possesso di mezzi notevoli per colore e timbro. Tutti i cantanti sono stati accompagnati al pianoforte dall’abile Maestro Simone Savina. Al termine, tra abbracci e raggianti sorrisi, l’auspicio generale era di ritrovarsi presto.

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Gli artisti

Clarissa Costanzo, soprano
Anna Maria Chiuri, mezzo-soprano
Davide Piaggio, tenore
Jorge Martinez, baritono
Michele Pertusi, basso

 Simone Savina, piano

Paolo Zoppi, présentateur

Il programma

Oberto Conte di San Bonifacio, « L’orror del tradimento; Ma tu, superbo giovane » Michele Pertusi

 Macbeth, « Pietà, rispetto, onore » Jorge Martinez

Aida, « Già i sacerdoti adunansi » Anna Maria Chiuri e Davide Piaggio

La forza del destino, « Pace, pace, mio Dio » Clarissa Costanzo

Otello, « Esultate! » Davide Piaggio

Otello, « Dio! Mi potevi scagliar » Davide Piaggio

 Attila, « Mentre gonfiarsi l’anima; Oltre quel limite » Michele Pertusi

Il trovatore, « Udiste? Come albeggi » Clarissa Costanzo e Jorge Martinez

 Don Carlo, « Dio che nell’alma infondere » Jorge Martinez e Davide Piaggio

Don Carlo, « O don fatale » Anna Maria Chiuri

Don Carlo, « Per me giunto è il dì supremo » Jorge Martinez e Davide Piaggio

Don Carlo, « Tu che le vanità » Clarissa Costanzo

Don Carlo, « Ella giammai m’amò! » Michele Pertusi

Parma, Corale Verdi, Sala “Romano Gandolfi”, 17 janvier 2025

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Michele PertusiAnna Maria Chiuri
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Ivonne Begotti

2 commentaires

Meris 21 janvier 2025 - 19 h 44 min

Brava Ivonne, entusiasta e c0involgente come sempre

Répondre
Sandra Bonazzi 23 janvier 2025 - 7 h 30 min

Un pezzo davvero entusiasmante! Sembra di vivere in prima persona quell’atmosfera di intensa partecipazione emotiva e di impegno professionale! Grazie, Ivonne!

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