Il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino ha presentato la programmazione di tutto il 2025, inclusol’87° Festival (dal 13 aprile al 1 luglio): in tutto 10 opere liriche, 25 concerti sinfonici e sinfonico corali, 2 balletti, l’opera per i ragazzi, il ciclo domenicale di concerti alle 11 e altri appuntamenti fuori abbonamento. Un cartellone ben costruito e di livello complessivamente alto, che per il sovrintendente del Teatro, Carlo Fuortes, rappresenta tuttavia un buon risultato intermedio e non la meta, facendo capire che conta di alzare ancora il tiro per il 2026, lavorando con molto anticipo; l’avere già pubblicato la programmazione dell’intero 2025 permetterà di far includere gli spettacoli principali nei pacchetti turistici all’estero, migliorando ulteriormente le vendite (sul fronte interno, si registra un incremento del 25% nel numero di abbonamenti sottoscritti per la stagione autunnale 2024, iniziata il 7 settembre con la sala quasi esaurita). All’ordine del giorno, la contemporaneità e l’interdisciplinarietà, per coinvolgere un pubblico il più possibile ampio e non solo un’élite; a questo proposito, anche nella politica dei prezzi si continua sulla linea inaugurata dal commissario Cutaia: il prezzo dei biglietti non è aumentato se non, moderatamente, nel primo settore.
Grandi nomi, ma niente spese pazze che producano nuovi “buchi” nei bilanci: si rivedono diversi big già comparsi nell’era Pereira e si vedono finalmente alcuni artisti che vedevamo passare solo nei cartelloni degli altri grandi teatri, ma tutto è sempre all’insegna della sostenibilità economica.
Si lascia scoperto, dal 31 dicembre (data in cui scade l’incarico di Daniele Gatti), il posto di direttore musicale principale, per ovvi motivi: non è certo una sostituzione facile e non si può improvvisare in pochi mesi; se Fuortes ha qualche idea, non la lascia trapelare. Intanto farà sfilare davanti al pubblico, nel 2025, molte bacchette prestigiose: oltre al direttore onorario a vita Zubin Mehta, ci sono Riccardo Muti, Kent Nagano (mai venuto prima a Firenze), Antonio Pappano, Michele Mariotti, Daniele Gatti; fra i cantanti, Anna Netrebko, Amartuvshin Enkhbat, Pretty Yende, Jessica Pratt, Olga Peretyatko, Olga Maslova e SeokJong Baek (Turandot a Calaf nello scorso festival e di nuovo in coppia nel 2025 come Aida e Radamès),
SeokJong Baek - © Ed Choo
Vanessa Goikoetxea, Monica Bacelli, Luca Salsi, Marco Filippo Romano, Ian Bostridge, Celso Albelo, Javier Camarena, Iván Ayón Rivas, Michele Pertusi ; parmi les metteurs en scène, Emma Dante, Mario Martone, Romeo Castellucci, Wim Wenders, ainsi que les désormais familiers Damiano Michieletto et Davide Livermore.
Vanessa Goikoetxea, Monica Bacelli, Luca Salsi, Marco Filippo Romano, Ian Bostridge, Celso Albelo, Javier Camarena, Iván Ayón Rivas, Michele Pertusi; tra i registi delle opere o dei concerti in forma scenica, Emma Dante, Mario Martone, Romeo Castellucci, Wim Wenders, oltre agli ormai familiari Damiano Michieletto e Davide Livermore.
La tradizione del nuovo è il titolo sotto cui si presenta il cartellone; delle 10 opere, 6 sono nuovi allestimenti; oltre ai 25 concerti sinfonici e sinfonico corali + 2 eventi fuori abbonamento, ci sono gli spettacoli della domenica mattina dedicati alle famiglie (con colazione offerta e carta e colori per far giocare i bambini nel foyer prima dello spettacolo: un modo per farli affezionare al luogo fin da piccoli; gran successo, l’anno passato), l’opera per i bambini.
Seguendo dunque la strada dell’ “innovare nella tradizione” e della speculare “tradizione dell’innovazione” propria del Maggio Musicale, ma seguendo anche quella di proporre titoli popolari già allestiti di recente con grande successo o che, al contrario, sono assenti da troppo tempo (come ad esempio la Norma di Bellini), il versante operistico del 2025 prende avvio il 16 febbraio (con tre repliche il 18, il 20 e il 23) con la ripresa di Rigoletto di Giuseppe Verdi, sul podio Stefano Ranzani e la regia di Davide Livermore; interpreti principali Celso Albelo, Daniel Luis de Vicente/Leon Kim (18), Olga Peretyatko, Alessio Cacciamani, Eleonora Filipponi.
Il 9 marzo (tre repliche: 11, 14, 16 marzo) Norma di Vincenzo Bellini, che manca da Firenze dal 1978; dirige Michele Spotti, per la prima volta al Maggio; interpreti principali Jessica Pratt, Maria Laura Iacobellis, Mert Süngü, Riccardo Zanellato. La regia è quella di gusto cinematografico del duo franco-belga Moshe LeiserePatrice Caurier (nell’edizione per il Festival di Salisburgo del 2013, rinnovato radicalmente per Firenze), che traspongono la vicenda dalla Gallia occupata dai romani alla Francia occupata dai nazisti (ambientazione ormai un po’ abusata per le opere, in verità, negli ultimi 60 anni).
Il Festival si inaugura il 13 aprile con Salome di Richard Strauss (tre repliche: 16, 23, 27 aprile), con Alexander Soddy sul podio e la regia di Emma Dante (entrambi per la prima a volta a Firenze per un’opera lirica, anche se Emma Dante è una presenza frequente per il teatro di prosa). Emma Dante promette “una produzione molto fantasiosa e visionaria così come è visionaria quest’opera”: potrebbe essere nelle sue corde; tra gli interpreti Nikolai Schukoff, Anna Maria Chiuri, Allison Oakes, Iain Paterson, Eric Fennell. Alexander Soddy dirige anche un concerto nel Festival e un’opera in stagione, il Macbeth di Verdi.
La missione del Festival del Maggio di proporre titoli che non si trovano mai o solo raramente nei cartelloni degli altri teatri è quest’anno realizzata da Der Junge Lord brillante e satirica opera di Hans Werner Henze (1964), che debuttò tradotta in italiano a Roma nel 1965 e non fu mai più ripresa; sarà la prima volta, in Italia, che si sentirà in versione originale, il 25 maggio, con repliche il 28 e 31 maggio;
Markus Stenz - Photo : Superbass
dirige Markus Stenz, espertissimo nel repertorio contemporaneo; interpreti Levent Bakirci, Matteo Falcier, Caterina Dellaere, Andreas Mattersberger, Marina Comparato, Eleonora Bellocci, Antonio Mandrillo; regia di Daniele Menghini.
Chiude l’87 Festival del Maggio Musicale l’Aida di Verdi (19 giugno; repliche il 25 e 28 giugno e 1 luglio) con la direzione di Zubin Mehta. Gli interpreti principali sono Olga Maslova, SeokJong Baek, Agnieszka Rehlis, il formidabile Amartuvshin Enkhbat (cui si alternerà Leon Kim), Simon Lim, Manuel Fuentes. Il cast promette benissimo, ma farà certo discutere la regia di Damiano Michieletto, già allestita alla Bayerische Staatsoper di Monaco, che ambienta Aida non in Egitto, ma in una palestra bombardata che serve da rifugio ai profughi di guerra.
Zubin Metha - © Alberto Conti
© Wilfried Hoesl
Dopo il Festival e la programmazione estiva che verrà successivamente annunciata (visto il successo dell’estate scorsa), il cartellone riprende il 16 settembre (tre repliche il 19, il 21 e il 23) con Les pêcheurs de perles di George Bizet; sul podio il francese Jérémie Roher, altro direttore in grande ascesa, e la regia evocativa e “ieratica” di Wim Wenders nell’allestimento della Staastoper Unter der Linden di Berlino; tra gli interpretiPretty Yende, Javier Camarena, Lucas Meachem.
Il 12 ottobre (tre repliche il 14, 17 e 19), il Macbeth di Verdi diretto da Alexander Soddy, con Luca Salsi, Antonio Di Matteo, Vanessa Goikoetxea, Antonio Poli; le scene sono di Mimmo Paladino e la regia di Mario Martone, che torna dopo una lunga assenza: l’ultima sua regia al Teatro del Maggio (quello vecchio, ora purtroppo demolito per farne un orribile enorme albergo) è stata quella dell’Antigone di Ivan Fedele che inaugurò in prima mondiale il Festival nel 2007.
Il 9 novembre (tre repliche: 11, 14, 16 novembre) è la volta di Lucrezia Borgia di Gaetano Donizetti che manca dalle stagioni del Teatro dal 1976, con la direzione di Francesco Ivan Ciampa e la regia di Andrea Bernard; nelle parti principali Jessica Pratt, Mirco Palazzi, René Barbera, Laura Verrecchia.
Il 4 dicembre (repliche il 6 e 7 dicembre), in un allestimento particolare che vedrà il pubblico seduto su degli spalti costruiti nel retropalco della sala grande, andrà in scena la Matthäus Passion di Johann Sebastian Bach con la direzione di Kent Naganoe la regia di Romeo Castellucci, entrambi per la prima volta al Maggio; la parte dell’Evangelista è sostenuta dal tenore Ian Bostridge.
Infine, il 20 dicembre (sette repliche: 21, 23, 28, 30 e 31 dicembre e 2 e 4 gennaio 2026), la ripresa di La bohème di Giacomo Puccini con Carolina López Moreno / Nombulelo Yende, Mariam Battistelli / Elisa Balbo, Iván Ayón Rivas / Davide Giusti, Danylo Matviienko / Francesco Samuele Venuti; sul podio il giovanissimo Diego Ceretta, da un anno direttore principale dell’Orchestra della Toscana e già molto apprezzato dal pubblico locale e non solo; la regia è di Bruno Ravella; sempre con l’Orchestra del Maggio, il Coro del Maggio preparato da Lorenzo Fratini, e il Coro di Voci Bianche dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino diretto da Sara Matteucci.
Torna il balletto con l’orchestra del Maggio diretta da Garrett Keast ad accompagnarlo: la compagnia Les ballets de Monte-Carlo il10 gennaio con due repliche di Roméo et Juliette di Sergej Prokofiev, coreografia di Jean-Christophe Maillot, sul Garrett Keast, e il 16 gennaio, con due repliche di Lac di Bertand Maillot, da Il lago dei cigni di Čajkovskij, coreografia di Jean-Christophe Maillot.
L’opera per bambini allestita da Venti Lucenti con regia, scrittura scenica e costumi diManu Lalli (bravissima nel formare le masse di bambini e adolescenti fino a 16 anni selezionati nelle scuole) quest’anno è Le streghe di Macbeth, ispirata al Macbeth di Giuseppe Verdi, con l’elaborazione musicale dell’opera di Luca Giovanni Logi. Va in scena a partire dal 13 marzo e anticipa il Macbeth in cartellone nel mese di ottobre (le opere per ragazzi sono sempre legate a un’opera in cartellone durante l’anno: fa parte del progetto pedagogico); Orchestra, Coro e Coro di voci bianche del Maggio Musicale Fiorentino diretti da Giuseppe La Malfa; Solisti dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino, con attori professionisti e gli studenti del progetto “All’opera … Le Scuole al Maggio!”.
I concerti
25 i concerti in abbonamento e due fuori abbonamento. L’anno si apre con un concerto ancora dal sapore natalizio: il 3, 4 e 5 gennaio Fantasia Live in Concert, dai due celebri cartoni animati di Walt Disney (1940 e 2000); durante la proiezione del cartoon la musica verrà eseguita dall’Orchestra del Maggio diretta daTimothy Brock. L’altro concerto fuori abbonamento è l’appuntamento annuale (sempre esaurito e sempre emozionante) col pianista Grigory Sokolov il 16 giugno, nell’ambito del Festival, in collaborazione con Amici della Musica Firenze.
La stagione in abbonamento inizia il 24 gennaio in sala Mehta col concerto diretto da Giulio Prandi, con composizioni di Niccolò Zingarelli e Wolfgang Amadeus Mozart e le voci soliste di Nikoletta Hertsak, Giuseppina Bridelli, Krystian Adam, Alessandro Ravasio; il 7 febbraio Alejo Pérez dirigerà composizioni di Sergej Rachmaninov, Manuel De Falla, Maurice Ravel; il 21 febbraio torna il celebre soprano Anna Netrebko accompagnata al pianoforte da Pavel Nebolsin e dal mezzosoprano Elena Maximova per un concerto in Sala Grande; il 22 gennaio, sempre in Sala Grande, Bertie Baigentdirigerà musiche di Paul Dukas, Maurice Ravel, Wolfgang Amadeus Mozart; al pianoforte Cédric Tiberghien.
Il 7 marzo in sala Mehta Michele Spotti dirigerà composizioni di Franz Schubert ed Hector Berlioz; il 21 marzo in sala Grande torna la direttrice Dame Jane Glover i 6 Concerti Brandeburghesi per la prima volta eseguiti al Maggio in un’unica serata. In sala Grande il direttore emerito a vita Zubin Mehta il 28 marzo dirigerà l’ultimo concerto prima dell’inizio del Festival, con un programma dedicato a Mozart; solista al clarinettoEdoardo Di Cicco.
Sempre Mehta apre i concerti nell’ambito del Festival, in sala Grande il 18 aprile, con la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, solisti Roberta Mantegna, Agnieszka Rehlis, SeokJong Baek, Michele Pertusi; il 26 aprile Alexander Soddy dirige un concerto con musiche di Richard Strauss; solista al corno Alessio Dainese; il 3 maggio Diego Ceretta dirige il War Requiem di Benjiamin Britten; per l’occasione all’Orchestra del Maggio si unisce l’Orchestra della Toscana; le voci soliste sono di Elizaveta Shuvalova, Ian Bostridge, Dietrich Henschel; l’8 maggio, in sala Mehta, Michele Mariotti dirige composizioni di Wolfgang Amadeus Mozart, Igor Stravinskij e Francis Poulenc, voce solista il soprano Emőke Baráth. L’11 maggio Daniele Gatti; il 15 maggio, in sala Mehta,Timur Zangiev, col pianista Alexander Gadjiev, dirigerà composizioni di Sergej Prokof’ev e Pëtr Il’ič Čajkovskij; il 30 maggio Cornelius Meister, col mezzosoprano Monica Bacelli, dirigerà musiche di Carl Maria von Weber, Luciano Berio, Robert Schumann; il 5 giugnoThomas Guggeis dirigerà musiche di Wolfgang Amadeus Mozart e Sergej Prokof’ev. Il 10 giugno in sala Grande la London Symphony Orchestra diretta da sir Antonio Pappano; in programma Richard Strauss, Giacomo Puccini e Hector Berlioz. Il direttore emerito a vita Zubin Mehta dirige il 21 giugno l’ultimo concerto del Festival, con musiche di Ludwig van Beethoven e Richard Strauss; al violino Amira Abouzahra.
Si riprende il 20 settembre con Jérémie Rhorer e il soprano Elizabeth Llewellyn con musiche di Claude Debussy, Maurice Ravel e Igor Stravinskij; il 26 settembre Min Chung dirige Olivier Messiaen e Camille Saint-Saëns. Il 18 ottobre Marc Minkowski per l’oratorio di Franz Joseph Haydn Die Jahreszeiten. Il 24 ottobre Henrik Nànàsi con composizioni di Franz Liszt e Béla Bartók; il 21 novembre Pietari Inkinen dirige musiche di Jean Sibelius e Maurice Ravel. Il 23 novembre concerto col baritonoMarco Filippo Romano, in occasione dell’uscita del suo CD (Orchestra del Maggio è diretta da Christopher Franklin; in programma musiche di Gaetano Donizetti, Gioachino Rossini, Domenico Cimarosa del quale verrà eseguitoIl maestro di cappella); il 12 dicembre la direttrice Bar Avni sarà sul podio della sala Mehta per un concerto con musiche di Unsuk Chin, Ludwig van Beethoven, Antonín Dvořák; soliste al violino Anna Tifu, al violoncello Erica Piccotti e al pianoforte Leonora Armellini. Chiude il 18 dicembre Riccardo Muti che dedicherà un concerto alla memoria di Vittorio Gui a 50 anni dalla morte, con l’Incompiuta di Franz Schubert e il Requiem in do minore di Luigi Cherubini.
Il tradizionale concerto di Natale del Coro di Voci bianche è il 21 alle 11; le domeniche con spettacoli per famiglie sono il 19 e 26 gennaio, il 9 e il 15 febbraio, il 30 marzo, il 28 settembre, il 26 ottobre e il 23 novembre.
Il Maggio ha previsto, per il 2025 e il per Festival, cinque tipologie di abbonamenti (quello completo può essere pagato anche in due rate); i rinnovi possono essere effettuati a partire dal 9 settembre 2024, i nuovi abbonamenti dal 23 settembre, mentre dal 7 ottobre sarà attiva la libera vendita di tutti gli spettacoli. Dal 9 settembre possono essere acquistati i biglietti per tutte le date delle recite fuori abbonamento delle opere e dei concerti Fantasia live, dei posti a bassa visibilità della sala Grande per ogni rappresentazione d’opera e concertistica, dei posti del settore D della sala Mehta e dei concerti della domenica mattina.
- TUTTO MAGGIO 2025: Stagione e Festival (2 balletti, 9 opere, 25 concerti) su tre turni A, B, pomeridiano;
- TUTTO FESTIVAL 2025: (10 concerti, 3 opere) su tre turni A, B, pomeridiano;
- OPERA E BALLETTO 2025: Stagione e Festival (2 balletti e 9 opere) su tre turni A, B, pomeridiano;
- OPERA 2025: Stagione e Festival (9 opere) su tre turni A, B, pomeridiano;
- SINFONICO 2025: Stagione e Festival (25 concerti).
Il ciclo d’abbonamento TUTTO MAGGIO 2025* parte da un minimo di 950 € per la Galleria della sala Grande e del Settore C della sala Mehta, a un massimo di 2.590 € per la Platea 1 della sala Grande e del settore A della sala Mehta per il turno A; e di un massimo di 2.445 € per i turni B e Pomeridiano per la Platea 1 e del settore A.
Il ciclo d’abbonamento TUTTO FESTIVAL 2025 parte da un minimo di 380 € per la Galleria della sala Grande e del Settore C della sala Mehta, a un massimo di 1.010 € per la platea 1 della sala Grande e del Settore A della sala Mehta per il turno A; e di un massimo di 960 € per i turni B e Pomeridiano per la Platea 1 e del Settore A.
Il ciclo d’abbonamento OPERA E BALLETTO 2025 parte da un minimo di 315 € per la Galleria della sala Grande e del Settore C della sala Mehta, a un massimo di 1.145 € per la Platea 1 della sala Grande e del Settore A della sala Mehta per il turno A; e di un massimo di 990 € per i turni B e Pomeridiano per la Platea 1 e del Settore A.
Il ciclo d’abbonamento OPERA 2025 parte da un minimo di 265 € per la Galleria della sala Grande e del Settore C della sala Mehta, a un massimo di 990 € per la Platea 1 della sala Grande e del Settore A della sala Mehta per il turno A; e di un massimo di 840 € per i turni B e Pomeridiano per la Platea 1 e del Settore A.
Il ciclo d’abbonamento SINFONICO 2025* parte da un minimo di 690 € per la Galleria della sala Grande e del Settore C della sala Mehta, a un massimo di 1.605 € per la Platea 1 della sala Grande e del Settore A della sala Mehta per il turno A.
La Matthäus Passion – fuori abbonamento – verrà rappresentata sul palcoscenico della sala Grande; biglietti da 35 a 130 €; la data della loro messa in vendita verrà comunicata prossimamente.
I biglietti si possono acquistare direttamente sul sito del teatro, https://www.maggiofiorentino.com