À la une
Diva ma non troppo : le public du festival de Froville...
Dans le labyrinthe des opéras de RIMSKI-KORSAKOV
À Rouen, SEMIRAMIDE au pays des vampires
Job, le procès de Dieu : création d’un opéra engagé et...
Festival du Haut-Limousin « Par les soirs bleus d’été »
La traviata à Tours : Violetta, prenez soin de vous !
Brèves de juin –
Découvrez la saison 25-26 de l’Opéra Orchestre national Montpellier Occitanie
Il barbiere di Siviglia revient à l’Opéra Bastille dans la...
Dernière saison d’Alain Surrans à ANGERS-NANTES OPERA
  • Accueil
  • À Voir
  • Avant-concerts
  • Vu pour vous
  • Artistes
  • Œuvres
  • Médiathèque
  • Humeurs
Première Loge

Pour ne rien manquer de l'actualité lyrique, restons en contact !

ProductionCompte renduVu pour vous

Mavra di Stravinskij e Gianni Schicchi di Puccini: un piacevole inedito accostamento al Teatro del Maggio di Firenze

par Roberta Manetti 19 décembre 2024
par Roberta Manetti 19 décembre 2024

Mavra © Michele Monasta-Maggio Musicale Fiorentino

Mavra © Michele Monasta-Maggio Musicale Fiorentino

Mavra © Michele Monasta-Maggio Musicale Fiorentino

Mavra © Michele Monasta-Maggio Musicale Fiorentino

Gianni Schicchi © Michele Monasta-Maggio Musicale Fiorentino

Gianni Schicchi © Michele Monasta-Maggio Musicale Fiorentino

Gianni Schicchi © Michele Monasta-Maggio Musicale Fiorentino

0 commentaires 2FacebookTwitterPinterestEmail
576

L’ultimo spettacolo della stagione lirica autunnale al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino è un dittico del tutto inedito: Mavra di Igor Stravinskij, che a Firenze si ascolta per la prima volta in lingua originale, e Gianni Schicchi di Giacomo Puccini. Due opere brevi (rispettivamente di 30 e di 50 minuti) accomunate dall’avere al centro del comico intreccio una sostituzione di persona e dall’essere state scritte a pochissimi anni di distanza l’una dall’altra: 1918 Gianni Schicchi e 1921 Mavra. Parrebbero messe insieme per contrasto, a dar retta alle voci circa il mancato reciproco apprezzamento fra i due sommi compositori; in realtà quando, dopo la prima della Sagra della primavera, Strawinsky cadde ammalato di tifo a Parigi, l’unico che andò a trovarlo in ospedale (all’epoca non senza rischio), fu proprio Puccini e qualche influenza reciproca gli studiosi pucciniani più esperti nelle opere maggiori la sanno vedere.

Mavra è un piacevole divertissement in cui differenti materiali sonori – motivi russi e tzigani, valzer, ragtime, jazz… – vengono amalgamati con ironia da Stravinsky; anche l’organico, ridotto e con prevalenza di strumenti a fiato rispetto agli archi, è funzionale alla parodia dell’opera italiana e russa ottocentesche. Alla prima fece fiasco (anche perché l’opera debuttò schiacciata da due lavori già famosi dello stesso Stravinsky eseguiti nella stessa sera, Petruska e La sagra della primavera), ma aveva ragione il suo autore a considerare ingiuste le stroncature: fra i lavori minori, ha la sua dignità ed è divertente; basta prenderla per quel che è. Il buon cast in scena a Firenze è quasi tutto madrelingua: Paraša è il soprano Julia Muzychenko, cui non manca nemmeno il physique du rôle tanto per questa parte quanto per quella di Lauretta nello Schicchi, La madre è Kseniia Nikolaieva, La vicina è Aleksandra Meteleva, L’ussaro è il peruviano Iván Ayón Rivas: tutti giovani e tutti ben dotati quanto a mezzi vocali e vivacità d’interpretazione, ben diretti dal regista Denis Krief, che ha avuto anche la bella idea di far scorrere su un grande schermo sullo sfondo un film muto russo del 1913, da non molto riscoperto, tratto dal testo-fonte di Mavra, il poemetto (già a sua volta parodico) La casetta a Colomna di Puškin (1830). L’intreccio è semplice e farsesco: la bella Paraša vive con la madre in una casetta in cui è venuta a mancare la fidata ed economica serva; la ragazza civetta da tempo di nascosto alla finestra con un ussaro e, incaricata di cercare una nuova serva che costi poco, coglie l’occasione per portarci il militare travestito da donna, che si auto-battezza Mavra; la madre però non se ne fida e rientra in casa all’improvviso, sorprendendolo a farsi la barba. Sul colpo di scena, fra svenimenti delle signore e fuga precipitosa dell’ussaro-fantesca, l’opera s’interrompe bruscamente (all’epoca del debutto nemmeno questo piacque, mentre ora ci pare la miglior maniera di terminare).

Gianni Schicchi, come si sa, è un gioiello dell’opera comica italiana, nel quale l’arte e l’ironia di Puccini sono ben supportate dallo spiritosissimo libretto di Giovacchino Forzano (che a Firenze visse a lungo): un’interazione perfetta fra testo e musica che funziona sempre, purché chi veste i panni del protagonista abbia un po’ d’autorità. Una dote che non manca a Roberto De Candia, supportato da un cast giovane e valente (Lauretta: Julia Muzychenko, Zita: Valentina Pernozzoli, Rinuccio: Iván Ayón Rivas, Gherardo: Yaozhou Hou, Nella: Nikoletta Hertsak, Gherardino: Walter Zecca – sarà Gregorie Zaric il 18 e il 22–, Betto di Signa: Gonzalo Godoy Sepúlveda, Simone: Adriano Gramigni, Marco: Yurii Strakhov, La Ciesca: Aleksandra Meteleva, Maestro Spinelloccio/Messer Amantio Di Nicolao: Davide Sodini, Pinellino: Huigang Liu, Guccio: Michele Gianquinto).

Due opere “finte semplici”: in realtà le partiture sono non poco complesse, e va reso merito a Francesco Lanzillotta di averle sapute molto ben dominare, facendo brillare l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, che col Novecento si trova molto a suo agio. A volte il volume è alto e fa alzare anche quello delle voci, il che, con la gestualità un po’ caricata impressa dalla regia agli interpreti e alle luci sempre piuttosto forti, va un po’ a detrimento delle sfumature nel Gianni Schicchi, ma nell’insieme lo spettacolo funziona bene e diverte il pubblico, piuttosto folto, della prima.

Repliche mercoledì 18 e venerdì 20 alle 20 e domenica 22 alle 15.30.

Pour lire cet article dans sa version française, cliquez sur le drapeau !

Gli artisti

Maestro concertatore e direttore : Francesco Lanzillotta
Regia, scene, costumi e luci : Denis Krief
Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino

Mavra

Paraša : Julia Muzychenko
La madre : Kseniia Nikolaieva
La vicina : Aleksandra Meteleva
L’ussaro : Iván Ayón Rivas

Gianni Schicchi

Gianni Schicchi : Roberto De Candia
Lauretta : Julia Muzychenko
Zita : Valentina Pernozzoli
Rinuccio : Iván Ayón Rivas
Gherardo : Hou Yaozhou
Nella : Nikoletta Hertsak
Gherardino : Walter Zecca
Betto di Signa : Gonzalo Godoy Sepúlveda
Simone : Adriano Gramigni
Marco : Yurii Strakhov
La Ciesca : Aleksandra Meteleva
Maestro Spinelloccio/Messer Amantio Di Nicolao : Davide Sodini
Pinellino : Huigang Liu
Guccio : Michele Gianquinto

Il programma

Mavra
Opera buffa in un atto di Igor Stravinskij, su libretto di Boris Kochno, rappresentata per la prima volta il 3 giugno 1922 all’Opéra di Parigi.

Gianni Schicchi
Opera in un atto di Giacomo Puccini, libretto di Giovacchino Forzano, rappresentata per la prima volta al Metropolitan Opera di New York il 14 dicembre 1918.

Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, sabato 15 dicembre 2024.

image_printImprimer
Iván Ayón RivasFrancesco LanzillottaJulia MuzychenkoRoberto de CandiaDenis KriefKseniia Nikolaieva
0 commentaires 2 FacebookTwitterPinterestEmail
Roberta Manetti

Laisser un commentaire Annuler la réponse

Sauvegarder mes informations pour la prochaine fois.

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.

post précédent
Célestes Fêtes d’Hébé de Rameau à l’Opéra Comique
prochain post
MAVRA de Stravinsky et GIANNI SCHICCHI de Puccini : un diptyque inédit présenté au Teatro del Maggio Musicale Fiorentino

Vous allez aussi aimer...

Diva ma non troppo : le public du festival...

14 juin 2025

À Rouen, SEMIRAMIDE au pays des vampires

14 juin 2025

Job, le procès de Dieu : création d’un opéra...

14 juin 2025

Festival du Haut-Limousin « Par les soirs bleus d’été »

13 juin 2025

La traviata à Tours : Violetta, prenez soin de...

13 juin 2025

Brèves de juin –

13 juin 2025

Il barbiere di Siviglia revient à l’Opéra Bastille...

12 juin 2025

À Bruxelles, nouvel échec pour la thérapie de...

9 juin 2025

Retour triomphal de Pretty Yende au Théâtre des...

9 juin 2025

Núria Rial et l’Accademia del Piacere donnent le...

9 juin 2025

En bref

  • Brèves de mai –

    30 mai 2025
  • Les brèves de mars –

    14 mars 2025
  • Les brèves de février

    25 février 2025
  • Sauvons l’Avant-Scène Opéra !

    18 février 2025
  • L’Avant-Scène Opéra, c’est fini…

    7 février 2025

Humeurs

  • Les années 2020 : sombre époque pour les arts, la culture, l’humanisme…

    5 mars 2025

Édito

  • Les années 2020 : sombre époque pour les arts, la culture, l’humanisme…

    5 mars 2025

La vidéo du mois

PODCASTS

PREMIÈRE LOGE, l’art lyrique dans un fauteuil · Adriana Gonzàlez & Iñaki Encina Oyón – Mélodies Dussaut & Covatti

Suivez-nous…

Suivez-nous…

Commentaires récents

  • cecile PABA ROLLAND dans Il trovatore à Marseille : Le chant de l’Extrémo
  • Stéphane Lelièvre dans À Bruxelles, nouvel échec pour la thérapie de Don José ; nouveau succès pour la Carmen de Tcherniakov !
  • Alessandro dans À Bruxelles, nouvel échec pour la thérapie de Don José ; nouveau succès pour la Carmen de Tcherniakov !
  • antonio meneghello dans GEORGE GAGNIDZE : « Mi accosto a Verdi con la massima venerazione e rispetto… »
  • Giancarlo Arnaboldi dans Berliner Philharmoniker: memorabile Madama Butterfly di Kirill Petrenko, Eleonora Buratto e Jonathan Tetelman

Première loge

Facebook Twitter Linkedin Youtube Email Soundcloud

Keep me signed in until I sign out

Forgot your password?

Login/Register

Keep me signed in until I sign out

Forgot your password?

Rechercher

Archives

  • Facebook
  • Twitter
  • Youtube
  • Email
Première Loge
  • Accueil
  • À Voir
  • Avant-concerts
  • Vu pour vous
  • Artistes
  • Œuvres
  • Médiathèque
  • Humeurs

A découvrirx

Diva ma non troppo : le public...

14 juin 2025

À Rouen, SEMIRAMIDE au pays des...

14 juin 2025

Job, le procès de Dieu : création...

14 juin 2025